Legge di Stabilità 2016: i nostri emendamenti per ricostruire l'Università italiana

Copertura totale dei posti di dottorato con borsa di studio e aumento dei posti banditi fino a 11.000 l’anno (attualmente sono 9.100 circa), reclutamento di 5.000 ricercatori a tempo determinato di tipo B all’anno a partire dal 2016, sblocco del turn over per tutte le figure pre ruolo (non solo per i ricercatori a tempo determinato di tipo A), riduzione della contribuzione studentesca e superamento della figura dello studente idoneo non beneficiario di borsa di studio (attualmente si contano 46.000 studenti che vivono questa ingiusta condizione): sono solo alcune delle proposte contenute negli emendamenti al DdL Stabilità 2016 che l’ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani ha contribuito a elaborare insieme a FLC CGIL, Link Coordinamento Universitario e CRNSU.

Gli emendamenti sono stati tempestivamente inviati alle forze politiche e ai rappresentanti istituzionali, in particolare a tutti i componenti della V e dalla VII Commissione di Senato e Camera, come contributo alla discussione sul Disegno di Legge di Stabilità 2016. Come già evidenziato nella nostra prima analisi, il DdL Stabilità 2016 nella forma attuale (11 novembre 2015) contiene misure insufficienti ed estemporanee in materia di Università e Ricerca, i cui principali effetti saranno quelli di aumentare gli squilibri all’interno del sistema accademico e le disuguaglianze fra le sue componenti.

Gli emendamenti che proponiamo mirano a correggere in maniera sostanziale tali misure, garantendo le giuste possibilità di accesso all’istruzione universitaria per migliaia di studenti e ricostruendo un’Università martoriata da anni di devastanti tagli alle risorse e di totale annullamento della capacità di reclutamento e programmazione.