Legge di bilancio: presentato emendamento per le proroghe ai cicli 34 e 35

A seguito delle interlocuzioni avute con i rappresentanti politici con cui siamo in contatto, è stato presentato un emendamento alla Legge di Bilancio che prevederebbe lo stanziamento di 10 milioni per l'anno 2022 e 15 milioni di euro per l'anno 2023 per finanziare un'ulteriore proroga del termine finale del corso, non superiore a due mesi, destinata alle dottorande e ai dottorandi titolari di borse di studio che terminano il percorso di dottorato nell'anno accademico 2020/2021 e 2021/2022, con conseguente erogazione della borsa di studio per il periodo corrispondente. Come avvenuto nei casi precedenti, la proroga (in questo caso non retribuita) verrebbe estesa anche a coloro che non percepiscono la borsa di studio, nonché ai pubblici dipendenti in congedo per dottorato di ricerca; per questi ultimi spetterà alla pubblica amministrazione di appartenenza prolungare il congedo per un periodo pari a quello della proroga del corso di dottorato.

Questo emendamento, se approvato, andrebbe a riconoscere ai cicli 34 e 35 del dottorato un periodo di proroga complessivamente pari a quello ottenuto per il ciclo 33 (5 mensilità). Tuttavia, non possiamo nascondere l'insoddisfazione per un intervento che, almeno per il ciclo 34, si configura tardivo e dunque inadeguato ai fini di una effettiva riprogrammazione delle attività.

E sono proprio le tempistiche a preoccuparci di più: c'è il rischio concreto che il provvedimento risulti inefficace per i colleghi e le colleghe che hanno già consegnato la tesi o sono in procinto di farlo, come già era accaduto per la seconda misura di proroga concessa al 33esimo ciclo nel dicembre 2020, che ha visto il profilarsi di inevitabili disomogeneità tra gli atenei, per far fronte a questa criticità.

Come ADI, vigileremo sull'applicazione dell'emendamento, qualora questo venga approvato, per far sì che non vi siano disparità e che si adottino opportuni accorgimenti affinché tutti i dottorandi e le dottorande possano usufruire di un loro diritto.

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