L’insediamento del nuovo Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, aveva creato grandi speranze nel mondo universitario italiano, per la sua esperienza e la sua autorevolezza. Non possiamo però non notare che, in questi mesi, seppure  il Ministro sia molto presente nel dibattito pubblico, si stia rivelando pressoché irraggiungibile per quanto attiene all’amministrazione interna del comparto universitario.

Alle tante questioni aperte nel mondo accademico, da quelle legate all’emergenza Covid-19 a quelle più strutturali, dalle questioni studentesche a quelle della ricerca, dalla VQR alle necessità di reclutamento (tra cui le proposte di riforma presenti in Parlamento), l’unica risposta arrivata finora dal MUR è un silenzio piuttosto eloquente.

Ci sono parti sociali, che rappresentano a livello nazionale studenti, dottorandi e ricercatori precari, che il Ministro non ha ancora incontrato (neanche in forma telematica) dal suo insediamento, così come non è intervenuto al CNSU. Abbiamo, però, notizie di un suo incontro con i vertici della CRUI il 4 marzo: non capiamo perché questa debba essere privilegiata rispetto ai legittimi organi di rappresentanza del mondo universitario.

Il sistema universitario ha bisogno non solo di essere rifinanziato ma, dopo tanti anni di decisioni prese completamente al di fuori di un pubblico dibattito e degli organi di rappresentanza, ha bisogno anche di maggior trasparenza nei processi e nelle scelte; e l’emergenza che stiamo vivendo dimostra proprio la centralità della ricerca e dei presidi pubblici per la vita collettiva del Paese.

Sin dal suo insediamento, il Ministro Manfredi ha fatto dichiarazioni importanti per i ricercatori; in questa legislatura in Parlamento sono stati depositati disegni di legge che possono risultare decisivi per il futuro del sistema accademico; noi stessi abbiamo scritto al Ministro ponendogli questioni impellenti per la vita e la carriera di dottorandi, assegnisti e precari della ricerca in questo periodo... ora è il momento di fare chiarezza e dare risposte.