Padova: abolite tasse per i dottorandi senza borsa

Nella seduta straordinaria di oggi, 9 maggio, il Senato Accademico dell'Università di Padova ha approvato all'unanimità la delibera proposta dall'ADI per l'abolizione delle tasse per l'iscrizione e la frequenza ai corsi di dottorato. Si tratta di un risultato importantissimo, frutto di un lungo lavoro della nostra Associazione, che ha proposto questa misura in più occasioni. L'ateneo di Padova manteneva una tassazione sul dottorato senza borsa che ADI Padova era già riuscita a ridurre da 220 a 70 euroOra, finalmente, come già avvenuto negli atenei di Lecce e Sassari, anche a Padova l'importo della contribuzione per i dottorandi senza borsa è stato portato a zero.

“Sono felicissimo di questo risultato”, ha dichiarato Claudio Bassot, rappresentante dei dottorandi in Senato Accademico. “Ci siamo impegnati molto per eliminare questa tassazione che andava a colpire proprio i colleghi meno tutelati, quelli senza borsa. Sono contento che il Rettore abbia accolto la nostra proposta: spero che questo confronto continui e porti ulteriori miglioramenti delle condizioni dei dottorandi e di tutti i ricercatori precari dell'ateneo. L'eliminazione delle tasse per dottorandi senza borsa era il primo punto del programma presentato dall'ADI Padova alle elezioni per il Senato Accademico del 2014. Ora, al termine del mio mandato, siamo finalmente riusciti a raggiungere questo traguardo decisivo. Il lavoro da fare, però, è ancora tanto; per questo alle elezioni del 18 e 19 maggio chiediamo a tutti i dottorandi di sostenere il nostro candidato al Senato Giovanni Comazzetto”.

Erica Cecchinato, coordinatrice di ADI Padova, sottolinea il valore della votazione: “È una soddisfazione enorme: abbiamo lavorato tantissimo per questo, e siamo riusciti a far capire all'università quanto fosse ingiusto pesare sui colleghi che si trovavano a dover pagare per poter dare il proprio contributo alla ricerca. Si parla spesso di Atenei virtuosi, e sono convinta che Padova ora lo sia di più. Devo fare un ringraziamento particolare a Claudio Bassot, che si è speso moltissimo in questa battaglia,  e a tutti i componenti della sede, che hanno sostenuto caparbiamente questa vertenza, rendendo possibile la vittoria di oggi”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Antonio Bonatesta, Segretario nazionale ADI: “Dopo l'Università del Salento e di Sassari, anche l'Università di Padova ha deciso di porre fine a un arcaismo fonte di gravi iniquità, che in Italia colpisce dottorandi con e senza borsa. Dopo che nel 2014 avevamo promosso in CNSU una mozione sull'abolizione delle tasse, avevamo promesso di portare questa battaglia in ogni ateneo e così stiamo facendo. Tappa dopo tappa, questa rincorsa a migliori e più giuste condizioni di vita e di ricerca dovrà terminare con una nuova, e questa volta vera, riforma del dottorato italiano. È uno degli obiettivi prioritari dell'ADI e siamo determinati a perseguirlo fino in fondo.”