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Finalmente rettrici e rettori danno parere negativo ai tagli

Recentemente, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha proposto significativi tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario degli atenei. Nonostante ciò, la Ministra Bernini ha successivamente negato l'autenticità del documento ufficiale, definendolo come il risultato di "indiscrezioni". Questa situazione ha scatenato una forte opposizione da parte delle associazioni studentesche, dell'ADI e della Conferenza dei Rettori e delle Rettrici (CRUI). La CRUI ha ora ufficialmente denunciato la mancanza di risorse finanziarie, sottolineando l'impossibilità per gli atenei di operare efficacemente. Fino ad oggi, il Ministero ha ignorato le proteste di studenti, professori e rettori. Si invita le università a reagire contro la gestione del MUR e della Ministra Bernini.

Il Governo taglia 300 milioni all'Università

Il decreto 2024 sul FFO delle università introduce nuovi tagli: -190 milioni alla "quota base" e -100 milioni alla "quota premiale". La "quota di salvaguardia" viene invertita al -4%, consentendo riduzioni dei finanziamenti per singole università. Il budget complessivo scende da 9,2 miliardi nel 2023 a 9 miliardi nel 2024, con aumenti solo per gli incrementi salariali del personale. La Ministra Bernini e la Premier Meloni hanno ulteriormente ridotto il già limitato budget universitario, un fatto vergognoso rispetto ad altri paesi. Già nel 2023, il CUN e altri attori istituzionali avevano denunciato la carenza di risorse, aggravata dall'aumento dei costi. Le politiche di Bernini e Meloni rischiano di compromettere i bilanci delle università e il futuro del Paese.