Sapienza, il rappresentante dei dottorandi sia eletto e non nominato

Sapienza, il rappresentante dei dottorandi sia eletto e non nominato!

Da martedì 20 a venerdì 23 marzo si sono tenute in Sapienza le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze degli studenti in tutti gli organi universitari. In occasione di questo importante appuntamento, ADI Roma ha presentanto un proprio candidato al Senato Accademico, Vasco Avramo, in una lista costruita insieme a Link - Studenti Indipendenti, unica rappresentanza studentesca ad offrire ad ADI questa possibilità. Per la prima volta dal 2013 (quando fu candidata per ADI Ludovica Rossotti), i dottorandi hanno avuto dunque l'opportunità di votare per un loro rappresentante al Senato Accademico.

Numerose le difficoltà da superare nelle giornate elettorali. Molti dottorandi, infatti, non hanno ricevuto alcuna comunicazione da Sapienza circa le elezioni; oltre a questo alcuni non hanno potuto esprimere il proprio voto perché in stato di sospensione (per la frequenza dei 24 CFU o altri motivi). Una situazione inaccettabile, che abbiamo prontamente segnalato all'ufficio elettorale dell'ateneo romano. Ma questo non è bastato a far perdere il sorriso ai volontari di ADI Roma!

Da parte dei dottorandi è emersa netta la volontà di essere rappresentati e partecipare alla vita democratica dell'ateneo: pur non risultato eletto, Vasco ha infatti raccolto ben 204 preferenze!

Questo straordinario risultato premia chi ha messo al centro del programma la questione della rappresentanza democratica. Sapienza è infatti uno degli atenei italiani in cui i dottorandi non possono eleggere un loro rappresentante al Senato Accademico. Lo statuto prevede infatti un'unica figura di rappresentante dei dottorandi e degli assegnisti, che viene nominata dal Senato Accademico, su proposta del Rettore. Il risultato ottenuto da ADI Roma dimostra che i colleghi non si sentono rappresentati da chi, nominato dall'alto, siede in senato senza nemmeno diritto di voto. I dottorandi e gli assegnisti reclamano a gran voce la possibilità di dare il loro contributo al governo democratico dell'ateneo, eleggendo un rappresentante al pari di tutte le altre componenti universitarie.

"Siamo molto soddisfatti del risultato - commenta Sara Pilia, coordinatrice di ADI Roma - frutto del lavoro dei tanti volontari ADI, a partire da Vasco Avramo e Dino Biancolini, responsabile organizzazione di ADI Roma. A tutti coloro che si sono impegnati e ci hanno dato fiducia va il nostro ringraziamento. Ma non intendiamo dormire sugli allori: fin dalle prossime settimane ADI Roma chiederà infatti una modifica dello statuto di Sapienza, che preveda per i dottorandi e gli assegnisti la possibilità di eleggere democraticamente il proprio rappresentante con diritto di voto in Senato Accademico."