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Almeno il minimale: la necessità dell’aumento dell’importo delle borse di dottorato di ricerca

ADI, tramite un position paper dettagliato, propone alla CRUI un piano strategico per incrementare l'importo delle borse di dottorato, affinché corrispondano almeno al minimale contributivo INPS. L'obiettivo è stabilire una soglia minima di €1500 al mese per garantire condizioni economiche eque e sostenibili per tutti i dottorandi. Questo passo è essenziale per il riconoscimento del percorso accademico e del lavoro di ricerca in Italia.

Guida su Dottorato e Scuola 2024

Il dottorato è compatibile con l'insegnamento a scuola? Sarà possibile richiedere l’aspettativa per i nuovi contratti di ricerca? L’iscrizione al dottorato è compatibile con la frequenza ai nuovi corsi abilitanti

Queste sono solo alcune delle questioni che spesso ci vengono poste allo Sportello. Per chiarire i tanti dubbi su dottorato e mondo della scuola abbiamo realizzato delle FAQ che rispondono alle principali domande su:

Progressioni verticali nella PA: fino al 2025 svalutazione dei titoli di studio

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto FUNZIONI LOCALI Periodo 2019-2021 equipara la laurea a 5 anni di esperienza nella Pubblica Amministrazione, mettendo ancora una volta i dipendenti storici davanti alle competenze tecniche e trasversali acquisite con un corso di laurea. Come se non bastasse, il Dottorato di Ricerca è assente tra i possibili requisiti dell’Area dei Funzionari e dell’elevata qualificazione. Come ADI abbiamo già segnalato la gravità dell’assenza di ogni forma di riconoscimento del dottorato nei bandi di reclutamento e progressioni verticali/orizzontali all’interno della PA, con diretto riferimento anche al nuovo CCNL.

 

PhD e PA: dottori discriminati

L’attuale dibattito sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Centrali relativo al periodo 2019-2021 sembra arenato. Miope, infatti, la ricerca del personale in possesso dei requisiti idonei all’accesso nella costituenda Area IV delle Elevate professionalità, prevista nel Titolo III all’Art. 13 del citato contratto. La Pubblica Amministrazione è già dotata di personale altamente specializzato in servizio, ormai da anni, nell’Area III, in qualità di funzionari: dipendenti in possesso del titolo di “Dottore di Ricerca”. Si tratterebbe di dare seguito a una progressione di carriera per coloro i quali sono già in servizio e in possesso del più alto titolo di studio previsto dall’ordinamento italiano.

Sarà del Ministro Zangrillo il “merito” di attuare la legge sul riconoscimento del dottorato nella PA?

Sono trascorsi ormai quasi tre anni da quando il legislatore italiano ha riconosciuto a tutti gli effetti la necessità di valorizzare il titolo di dottorato nei concorsi e nei percorsi di carriera della Pubblica Amministrazione. Un riconoscimento che, però, da ben tre anni resta fermo ai nastri di partenza: un percorso virtuoso che, fino ad oggi, nessuno dei Ministri succedutisi da allora a Palazzo Vidoni è riuscito o ha voluto avviare concretamente. L’appello che lanciamo all’attuale Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, è proprio questo: dare piena attuazione alla legge sul riconoscimento del dottorato nella PA.

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