università
Le prime moderate dichiarazioni del neoministro dell'Università sull’ammontare delle risorse da impiegare non fanno ben sperare. Sarebbe il caso che Gaetano Manfredi ponesse le stesse condizioni di Fioramonti: investire almeno un 1 mld di euro per Università e Ricerca nella prossima finanziaria, pena le sue dimissioni. Noi ci mobiliteremo giovedì 9 gennaio 2020 per chiedere un congruo rifinanziamento e radicali riforme del mondo accademico.
Pubblicato Lun, 30/12/2019 - 15:49
Prendiamo atto della notizia delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti dal suo incarico di ministro dell'Istruzione, avvenuto in seguito all'approvazione di una Legge di Bilancio. Pur apprezzando la coerenza del suo gesto, riteniamo che il dibattito di queste ore non colga il nodo centrale del problema. Abbiamo bisogno di un sistema formativo che sia realmente motore dello sviluppo del Paese ma ancora prima delle persone che lo attraversano: per costruirlo, sia chiaro a ogni ministro e a ogni governo, servono risorse.
Pubblicato Gio, 26/12/2019 - 18:51
La legge di bilancio è stata un totale fallimento in termini di risorse per l'università e la ricerca, nonostante le minacce di dimissioni del Ministro Lorenzo Fioramonti. All'attuale inquilino di Viale Trastevere chiediamo un netto cambio di passo e un serrato confronto su una radicale riforma del postdoc e del preruolo con un sensibile rifinanziamento del settore.
Pubblicato Mer, 25/12/2019 - 09:06
È il 10 maggio 2017 quando in Senato diventa legge l’estensione della DIS-COLL a dottorandi con borsa e assegnisti di ricerca. Pubblichiamo oggi il racconto di quella lunga e appassionante battaglia, scaricabile in versione pdf e a cui dare massima diffusione perchè, dinanzi alle tante altre battaglie che ci aspettano, la storia dei precari della ricerca è il nostro punto di partenza.
Pubblicato Dom, 27/10/2019 - 07:24
In una recente intervista al Sole24Ore, il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha formulato alcune riflessioni sulla necessità di intervenire sul sistema di reclutamento accademico concentrandosi soprattutto su una proposta di differenziare i canali di reclutamento accademico, introducendo un concorso nazionale per la metà dei posti, una revisione dell’ASN che la renda perpetua e non soggetta a scadenza.
Pubblicato Mar, 22/10/2019 - 21:31
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