L’ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani esprime un giudizio fortemente negativo sull’emendamento n. 21.21 al DdL Stabilità 2016 approvato in Commissione Bilancio del Senato e recepito nel maxi-emendamento (art. 1, co. 175) approvato oggi in Aula.
Pubblicato Ven, 20/11/2015 - 17:59
Nella giornata di oggi, martedì 17 novembre, FLC CGIL – Federazione Lavoratori della Conoscenza, Link – Coordinamento Universitario, ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani e CRNSU – Coordinamento Ricercatrici e Ricercatori Non Strutturati Universitari hanno chiamato alla mobilitazione studenti, dottorandi e precari della ricerca per denunciare le politiche inadeguate e dannose tuttora proposte dal Governo in materia di Università e Ricerca.
Pubblicato Mar, 17/11/2015 - 14:31
Nel 2012 l’Italia si piazzava tristemente al terzultimo posto tra i Paesi europei per numero di dottorandi ogni 1.000 abitanti (ADI 2015, p. 5). Nel XXX ciclo di dottorato, ben 2.000 colleghi non percepiscono alcuna forma di sostegno economico per il loro percorso (ADI 2015, p. 8) e debbono pagare tasse che possono arrivare fino a 2.000 euro l’anno (ADI 2015, p. 3).
Pubblicato Gio, 12/11/2015 - 18:00
Copertura totale dei posti di dottorato con borsa di studio e aumento dei posti banditi fino a 11.000 l’anno (attualmente sono 9.100 circa), reclutamento di 5.000 ricercatori a tempo determinato di tipo B all’anno a partire dal 2016, sblocco del turn over per tutte le figure pre ruolo (non solo per i ricercatori a tempo determinato di tipo A), riduzione della contribuzione studentesca e superamento della figura dello studente idoneo non beneficiario di borsa di studio (attualmente si contano 46.000 studenti che vivono questa ingiusta condizione): sono solo alcune delle proposte contenute negli emendamenti al DdL Stabilità 2016 che l’ADI – Assoc
Pubblicato Mer, 11/11/2015 - 15:18
Cara Collega, caro Collega,
da alcuni mesi stiamo combattendo un’appassionata battaglia per affermare la dignità e il rispetto del nostro lavoro di ricerca. Ciò che vogliamo è il riconoscimento di un nostro diritto: poter contare su una forma di sostegno al reddito nel momento in cui un contratto arriva a scadenza senza essere rinnovato.
Per questo motivo chiediamo a gran voce il riconoscimento della DIS-COLL per assegniste/i, dottorande/i e borsiste/i.
Pubblicato Lun, 02/11/2015 - 20:00
Pagine